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L’ambito educativo: il modello scientifico

RSD

La prospettiva che orienta gli interventi socio-sanitari ed educativi di Casa Famiglia B. F. Spinelli fa riferimento al costrutto della Qualità di vita, grazie al quale è stato possibile integrare la sfera del desiderio personale della persona con disabilità intellettiva con quella delle condizioni di vita oggettive.
Pertanto, sembra che per avere migliori risultati nello sviluppo di outcome positivi negli interventi per persone con disabilità intellettive, si abbia bisogno di una prospettiva basata sulla QdV (Qualità di vita), che parta dall’assessment funzionale e comportamentale e che studi come allineare le procedure  diagnostiche a processi/interventi e alle misure degli esiti.
Superato, quindi, il modello medico che riduceva la disabilità alla semplice valutazione del deficit, l’attenzione è stata focalizzata sui approcci più evoluti e complessi che interpretano la disabilità intellettiva come la risultante dell’interazione tra la condizione della persona e i fattori ambientali, che
possono ostacolare o facilitare il suo livello di funzionamento. Questa nuova concezione di disabilità fa riferimento al modello “socio-ecologico”, un approccio che consente di mettere a fuoco i fattori ambientali che facilitano o migliorano il funzionamento umano e la qualità di vita.
La pianificazione clinica ed educativa e la fornitura dei sostegni e degli interventi presuppone la definizione dei profili di Qualità di Vita articolati secondo i diversi domini, al momento della presa in carico della persona, e la rivalutazione degli stessi al fine di verificarne efficacia ed appropriatezza.

Come afferma R. Schalock (1989) “Il miglioramento della QdV è considerabile come la misura fondamentale dell’efficacia dei programmi riabilitativi”.

Gli interventi devono essere efficaci, evidenti e basati sul rispetto e la promozione della Qualità della vita per permettere la definizione di un progetto di vita che parta dal profilo della persona, dai suoi bisogni e dalle legittime aspettative, e nel rispetto della sua autonomia e capacità di autodeterminazione, individui il ventaglio di possibilità, servizi, supporti e sostegni, istituzionali e non, che possono permettere alla persona di migliorare la qualità della propria vita, sviluppare tutte le sue potenzialità, partecipare alla vita sociale, avere, se possibile, una vita indipendente e vivere in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri.

Il Prof. Schalock afferma che “La Qualità della vita si realizza quando le necessità individuali di una persona sono soddisfatte e la stessa ha la possibilità di perseguire e raggiungere i propri obiettivi”, che può essere intesa come un “Concetto multidimensionale che racchiude una serie di dimensioni centrali strettamente legate al benessere individuale” o “L’insieme delle condizioni di vita, salute e benessere desiderate da una persona”.